Gennaio 1923
Fu nel 1923 che, con la riforma Gentile, la scuola entrò alle dirette dipendenze del Ministero dell’Istruzione e operò nella Valtiberina formando valenti artigiani nei settori tipici del territorio (ferro battuto, ricamo e merletto a fusello, intaglio, tarsia dei mobili ed ebanisteria). Dopo la II Guerra mondiale, con la denominazione di “Scuola Statale d’arte G. Giovagnoli”, grazie all’oculata direzione del prof. Ezio Lupattelli, l’Istituto si aprì a nuove strade, inserendo tra le sue specializzazioni anche l’arte della gioielleria e del tessuto.